Le Rhottweilers crescono, in numero e in esperienza!
Gli ultimi due weekend le hanno viste scendere in campo a supporto delle amiche milanesi dello Stella Rossa per affrontare una compagine Scozzese e partecipare al Torneo Seven di Velate.
Più giochi, più ti diverti, più migliori! Brave tutte e bravo Kev, sempre in campo ad allenarle.

Qua sotto, direttamente dalla tastiera delle Rhott, il resoconto della partita con le Scozzesi e qualche foto del Seven.
“Cosa può ridurre al silenzio una chat piena di donne che di solito ribattono sempre? Bhe.. la possibilità di una partita in congiunto contro una squadra Scozzese! Dopo lo sbigottimento iniziale, le disposizioni testamentarie e una buona dose di ansoliotici, 5 coraggiose prendono armi e bagagli e partono in direzione Gorla.
La scena iniziale già riempie gli occhi: uno spogliatoio zeppo di fantastiche ragazze già in tenuta da gioco pronte a scendere in campo carichissime per affrontare questo match internazionale con tutte le regole vere del rugby: la mischia con ingaggio, la touch con l’ascensore, il campo pieno e 15 giocatrici in campo per ogni squadra.
E poi arrivano loro, le scozzesi, si preparano al volo e cantano la loro canzone. E anche qui, brividi…
Un riscaldamento per prepararci e si parte.
Il primo tempo lo giocano le titolari designate che sono tutte ragazze di Stella Rossa – che ospita la partita – più qualche aggiunta esterna. Dalla tifoseria si alzano musica, cori e fumogeni e anche quelli, da fuori, sono uno spettacolo da vedere.
Dopo un primo tempo combattuto, ma che vede gli italiani in vantaggio entriamo anche noi, quelle un po’ più ‘stagionate’ che hanno iniziato per scherzo e poi sono rimaste anche quando si faceva sul serio e che fino a 2 minuti prima cercavano di mimetizzarti con la panchina. E così finiamo a prendere ripetizioni al volo a bordo campo di tutto quello che non sappiamo fare e ci buttiamo! Ed è bellissimo!
A 15 le palle che ti arrivano non sono tante, ma capisci come occupare il campo, come fare quelle cose che non ti vengono affatto automatiche, fai la tua prima mischia, in prima linea, spingi, sbagli, ma chi gioca più di te ti sostiene e ti sprona.
E alla fine giochi due tempi bellissimi, senza perdere arti o polmoni in campo, e la partita finisce con una vittoria che nemmeno ti importa tanto perché hai giocato una partita vera.
E ti senti come una bambina che per la prima volta fa una cosa da grande.
E poi il terzo tempo, i cori italiani e quelli in inglese, i fiume di birra e i regali reciproci. Se non è poesia questa…
Per cui, al di là del risultato, grazie allo Stella Rossa che ci ha invitato, a Velate, Verbania e Amatori che sono venute con noi, alle mie compagne che ci hanno creduto e a quelle che sono venute non troppo convinte ma che poi hanno dato tutto in campo. E alle scozzesi che hanno avuto l’idea del congiunto. Ma soprattutto a quel povero uomo del nostro allenatore, unico maschio in mezzo a tutte queste donne, che ci crede più di tutti.”
Lucia González Sainz de los Terreros
QUI la gallery del Seven di Velate



