13-11-2022
“Gli ho promesso che non gli sarebbe capitato mai niente.”
“Oh! È un po’ bislacca come promessa.”
“Perché?”
“Non puoi fare in modo che non gli capiti mai niente. Dovrebbe non fare mai niente. Sai che noia, povero Sergio.”
Che poi il pesciolino si chiamava Nemo, ma la sostanza del discorso non cambia, anzi si rafforza perché quel nome è un po’ il nome di ciascuno dei nostri bimbi, verso cui tutti noi siamo iper protettivi, iper agitati, iper qualsiasi cosa. Del resto sono o non sono il nostro mondo?
Ora, tralasciando i ragionamenti genitoriali profondi, va capito che su un campo da rugby di cose ne succedono, tra chi ti prende un po’ alto, chi ti spara una pallonata in faccia e chi ti rovina addosso dopo un placcaggio.
C’è poco da fare: lo sport è così, ma la cosa più bella è osservare questi piccoli ometti reagire alle avversità.
Prendi SimoRock, dopo la suddetta rovinosa caduta dell’avversario (persino un video immortala il momento) ha fatto qualche lacrima, qualche pensiero, ma poi è tornato sul campo, ed il torneo l’ha finito. Una bella fasciatura per quel dito che è rimasto sotto a mo’ di ricordo dell’evento e via, verso nuovi momenti in cui diventare grande.
La questione del giorno per Tempesta è stata invece la citata palla in faccia: con il coach a spiegargli che quello dell’altra squadra non si era alzato la mattina con l’idea di calciargli il pallone sul naso. Lo avrà convinto? Vai a capire, sta di fatto che lui e Legolas hanno iniziato a chiedersi perché non calciare anche loro, solo che quella cosa in allenamento non l’abbiamo mai vista. Redarguiti entrambi finiscono col capire che a tenere il pallone in mano, in Under 9, si finisce per far le mete, prima o poi.
McGregor lo sa, ed è talmente avanti da dovergli spiegare che se si difende con una mano è bene che sposti il pallone nell’altra, e vice versa. Lo capisce? Lo capirà? Se sì, diventerà fortissimo.
In generale comunque tante partite giocate (e arbitrate!), tanta fatica e tanti momenti chiave, quelli verità, quelli in cui capisci che devi fare un passettino in avanti se vuoi divertirti, perché questo Rugby ti fa divertire solo se non stai fermo, solo se ti sforzi.
Niente di regalato. A promettere che il rugby ti farà divertire senza far fatica si finisce per fare promesse bislacche. E noi quelle non le vogliamo fare, sai che noia poi povero Sergio?
RaSca

