Under 9: Un disperato bisogno di normalità

06-03-2022

Le teste che si vedono nel selfie di giornata dovrebbero fare un conto di trenta. Se ne contate qualcuna di meno è perché ai ragazzi interessa correre per il campo, far le capriole, spingersi, ridere, urlare. I selfie sono più roba nostra, da adulti.

A loro basta il campo e quella palla lì.

I nostri bambini se gli dici che è saltato il concentramento piangono per mezz’ora.

I nostri bambini da quando hanno saputo della trasferta di Sanremo non fanno altro che chiedere di quello.

I nostri bambini fanno squadra.

Dalla Treccani:

fare squadra loc. v.le Agire con lo spirito di un gruppo, di una squadra sportiva, seguendo regole e schemi predisposti, con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili. 

Di squadre ne abbiamo fatte ben tre, ciascuna di almeno dieci bambini. Trenta bambini son tanti eh! Ci vogliono almeno un Leandrus, un Marchino (grazie del supporto!) e un Raoul per tenerli insieme. Ci vogliono almeno una Barbara e una Anna per asciugare tutti quei capelli.

Ma non è questione di numeri. Non solo almeno. I numeri alti raccontano di quanto bene stia facendo la nostra società ad accogliere tutti, a far capire che su questo campo c’è posto per tutti.

I nostri bambini raccontano la vera storia. Il modo in cui vivono le partite. Il modo in cui gioiscono per una meta segnata o si fanno forza dopo una meta subita. Un piccolo mondo di persone che (certe volte a fatica, è vero) imparano ad accettarsi, anche a sopportarsi sì, “perché lui fa così”, ma che poi sul campo collaborano assieme.

I nostri bambini hanno fame e sete di normalità. Vogliono giocare, poi vogliono mangiare e quando sono stanchi vogliono riposare. Solo che senza accorgersene stanno anche diventando degli ometti. E quello su cui noi tutti dobbiamo cercare di lavorare è proprio crescere delle persone che sappiano come la ricchezza stia nella diversità, nell’usare ciò che ciascuno ha da offrire per vincere (o perdere, perché no?) insieme. Basta guardare un qualsiasi telegiornale per capire quanto abbiamo bisogno di persone così in questo mondo.

Ah, volete sapere se han giocato bene? Assolutamente sì. Tutti.

RaSca